The Social Book

Poco meno di cento anni fa, il 7 giugno 1918, una tremenda esplosione distrusse la fabbrica di munizioni Sutter & Thevenot, che sorgeva nelle campagne del Castellazzo, al confine tra Bollate e Garbagnate Milanese.

Il progetto “The Social Book, storie sottratte alla polvere” prende spunto da questo avvenimento per dare vita a processi di condivisione e coesione sociale che coinvolgano generi e generazioni diverse a partire dall’immenso potenziale evocativo delle storie. Non solo storie remote, ma anche storie recenti e vive nella memoria, legate al lavoro, all’immigrazione, al ruolo della donna in contesti territoriali e sociali che sono stati profondamente modificati da colossi industriali come l’Alfa Romeo di Arese, la Bayer di Garbagnate Milanese, le raffinerie di Rho Pero.

Le narrazioni sono in grado di influenzare la vita delle persone. Il desiderio di riprendere e condividere con altri il filo degli avvenimenti (realmente verificatisi o partoriti dalla fantasia di un autore) costituisce un’importante occasione di comunicazione profonda tra gli esseri umani, spesso capace di andare al di là dei pregiudizi dell’età e dello status sociale.

The Social Book è promosso da Il Grafo società cooperativa, in collaborazione con il Comune di Garbagnate Milanese, il Comune di Bollate, nudoecrudo teatro, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, e con il contributo di Fondazione Cariplo.

2 thoughts on “The Social Book

  1. Ho partecipato oggi 10 aprile al caffé letterario a Garbagnate.E’ stato interessante vedere la corrispondenza reale tra ciò che leggevano in modo molto espressivo i bravi attori e le testimonianze personali o indirette del lavoro nella nostra zona, soprattutto femminile, del periodo post-bellico.Mi hanno impressionato, in particolar modo, i sacrifici affrontati dalle giovani mamme per contribuire all’economia familiare o per affermare una propria autonomia.

  2. E’ la seconda volta che partecipo a questi incontri a Garbagnate. Li ho trovati interessanti per quanto riguarda gli argomenti trattati. Gli attori leggono molto bene i testi proposti che cercano di avvicinare alla lettura le persone partendo dal loro vissuto. Le descrizioni dell’ambiente in generale e di quello di lavoro in particolare e della condizione femminile hanno trovato riscontro nelle testimonianze dei partecipanti. Trovo che sia una iniziativa indovinata e da proseguire nel tempo. Grazie.

Lascia un commento